UN PO' DI STORIA
Storicamente la spillatura è sempre stata associata a prodotti quale vino o birra, solo negli ultimi anni questo termine si è andato ad affiancare anche a prodotti quali acqua e bibite.
Ma andando a ritroso si scopre che la sua storia è legata a doppio filo alla birra.
Fino all’epoca vittoriana l’unico metodo di spillatura conosciuto è quello A GRAVITA’; le botti poste dietro o sopra il bancone erano dotate di rubinetto che permetteva la fuoriuscita di birra o vino grazie all’azione della forza di gravità esercitata sul liquido. Questo metodo, seppur molto valido, presentava un grande inconveniente: la birra veniva servita a temperatura ambiente. Il gusto dei clienti si andava ad affinare sempre più e anche l’introduzione di bicchieri in vetro al posto dei boccali vide la necessità di raffreddare il prodotto.
La soluzione fu quella di posizionare le botti in cantine fresche e di creare una macchina che grazie ad una pompa a pistone cilindrico e a delle valvole (anti reflusso) permetteva di spillare birra fresca.
Ben presto però ci si accorse che questo metodo era si efficace, ma portava tantissimi sprechi, così si decise di inserire anidride carbonica con la doppia funzione di evitare l’ossidazione della birra e aiutare la pompa a svolgere la sua funzione .
Nel corso del tempo le botti sono state sostituite da fusti in acciaio e via via i micro birrifici sono andati sparendo come anche la mescita a pompa manuale.
Lentamente l’anidride carbonica rese inutile l’utilizzo della pompa, ma l’elevata quantità gas introdotto rendeva le birre troppo gasate, influendo sulla qualità. Il signor Guinness trovò la soluzione, mischiare anidride carbonica e azoto, mantenendo così il giusto grado di gasatura della birra e la giusta pressione nei fusti.
Nel corso del tempo la tecnica di spillatura è migliorata per qualità di materiali e macchinari, ma la teoria è rimasta sempre la stessa.
Si deve arrivare al 2006 per una completa innovazione nel meccanismo di spillatura; grazie a Carlsberg e alla creazione dei Draughtmaster. Questo sistema si avvale di fusti in pet che grazie alla pressione che viene esercitata su di essi permette la spillatura della birra senza l’ausilio del CO2.
Attualmente la spillatura di bevande prevede due tipi d’impianti: il pre-mix e il post-mix; scopriamo di più!
BEVANDE PRE-MIX O POST-MIX
Tecnoservices nasce come azienda specializzata nell’installazione e nella progettazione di impianti per spillatura bevande, sia vino, birra o bibite. Rispettando le tue esigenze e le tue scelte di marketing, i tecnici dell’azienda creeranno un impianto su misura per il tuo locale, che rispetti le norme igienico sanitarie necessarie per la somministrazione di bevande.
Ogni impianto è curato nei minimi dettagli per adeguarsi alle esigenze di spazio e di stile del locale. Dal preventivo all’installazione alla manutenzione Tecnoservices è in grado di offrire assistenza a 360°.
Interventi tempestivi e assistenza continua, ma soprattutto prodotti di alta qualità sono i nostri punti di forza.
IMPIANTI PRE-MIX
L’impianto pre-mix è associabile ai tradizionali impianti di spillatura bevande, siano esse di birra, vino acqua o bevande.
Caratteristica principale di questo tipo d’impianto è che il prodotto è già pronto in fusti, deve solo essere spillato ed eventualmente raffreddato.
L’impianto va creato in base alle esigenze del cliente e al prodotto erogato!
Scopri di più!
Impianti birra
Impianti vino
Impianti soft drink
IMPIANTI POST-MIX
L’impianto post-mix viene utilizzato per spillare prodotti che si miscelano al momento dell’utilizzo. Il prodotto non è pronto per il consumo nel fusto, ma l’impianto deve mischiare sciroppo e acqua in parti equilibrate, ed eventualmente addizionare anidride carbonica per gasare la bevanda.
Per la mescita di questi prodotti è solitamente utilizzata una PISTOLA DI SPILLATURA o una COLONNA DI SPILLATURA POST –MIX.
Questo impianto è consigliato per locali con un forte consumo di bevande analcoliche.
L’impianto può avere più punti di spillatura (siano essi erogati da pistole o da colonne di spillatura) e permette di erogare più prodotti con lo stesso motore.
SPILLATURA VINO
Il vino e la sua qualità, storicamente sono stati legati all'imbottigliamento. Negli ultimi tempi ho preso sempre più peso la mescita di vino alla spina, metodo da sempre relegato a vini di più scarsa qualità. Attualmente è in espansione il mercato del vino alla spiano, ritenuto un metodo per acquistare vini di qualità a prezzi accesibili.
Proprio per questo risulta fondamentale progettare un impianto di spillatura che mantenga inalterate le qualità organolettiche e gustative del vino. Tecnoservices dispone di una vasta eserienza in campo di vino.
Anche se sembra argomento semplice la spillatura del vino prevede diversi metodi che variano al variare dei contenitori in cui è venduto. Possiamo distinguere 3 tipi di contenitori da cui spillare il vino:
-il classico fusto metallico
-bag in box
-tank.
QUALITA', EFFICIENZA E DESIGN PER LA MESCITA DEL VINO
Generalmente la struttura degli impianti di spillatura del vino è la seguente
Tecnoservices si occupa principalmente di sistemi di mescita vino da fusto metallico o bag in box.
Per quanto riguarda il fusto metallico, ci sono 3 diversi sistemi che prevedo la strutturazione di 3 impianti molto diversi fra loro.
FUSTO A CALDO DI VINO FRIZZANTE
FUSTO A CALDO DI VINO FERMO
FUSTO A FREDDO DI VINO FRIZZANTE E FERMO
Fusti a caldo vini frizzanti
Prevede la conservazione dei fusti a temperatura ambiente (circa 25°); per permettere l’arrivo del vino alla colonna di spillatura viene inserito nel fusto il CO2. Maggiore è la distanza tra fusto e punto di mescita, maggiore sarà il CO2 richiesto. Prima della spillatura il vino passa nel refrigeratore che lo porterà alla temperatura ottimale per il consumo.
Maggiori sono le lenee erogate dalla stessa macchina, maggiore sarà la potenza del motore che dovrà raffreddare molti più prodotti contemporaneamente.
Fusti a caldo di vini fermi
Anche in questo caso, i fusti vengono conservati a temperatura ambiente (circa 25°); essendo però vini fermi diventa difficoltoso l’inserimento del CO2 che andrebbe a rendere frizzante il prodotto.
Per questo tipo di vino è stato ideato un sistema di pompe pneumatiche che spingono il vino dal fusto alla macchina refrigerante e poi al punto di spillatura. Per la mescita di vini per imbottigliamento non è strettamente necessario il passaggio dal cooler.
Se il tragitto dal fusto alla colonna di spillatura è breve è possibile strutturate anche un sistema che utilizzi il CO2 in quantità tali da non saturare il vino e da non renderlo frizzante, ma permettendo l’arrivo del prodotto al rubinetto.
Fusto a freddo di vini frizzanti e fermi
Prevede la conservazione dei fusti a temperatura controllata (circa 3°/5°), questo sistema prevede la vicinanza tra colonna di spillatura e fusto. L’impianto prevede l’introduzione di CO2 per portare i vini frizzanti dal fusto alla colonna di spillatura, mentre per i vini fermi è possibile utilizzare pompe pneumatiche.
Questo sistema è altamente consigliato per quei locali che prevedono l’inserimento ,all’interno della propria gamma, di prodotti artigianali, che necessitano di essere conservati in luoghi a temperatura controllata per mantenere le qualità del prodotto.
TECNOSERVICES offre ai propri clienti anche scaffalature e arredi appositi per negozi di vino!
SOFT-DRINK E BEVANDE
La categoria soft-drink è equiparabile alle nostre bibite; esse sono generalmente analcoliche (o al di sotto 0,5% di contenuto alcolico sul totale) composte da acqua (naturale o gassata a seconda della bevanda), aromi e sostanze dolci.
Un po’ di storia…
I primi soft-drink furono creati XVII secolo e non erano carbonati (non frizzanti) e composti da acqua limone e miele per addolcire il tutto. La vera svolta la si ha nel XVIII secolo, più precisamente nel 1767 quando Joseph Priestley che riuscì ad unire acqua e anidride carbonica, creando così l’acqua frizzante. Con l’introduzione di questo nuovo composto didde il via alla creazione di bevande sempre più sofisticate, fino ad arrivare ai giorni nostri con l’enorme varietà di Soft drink a disposizione nei nostri negozi.
Il metodo più usato per offrire soft-drink nei locali è l’impianto post-mix.
TECNOSERVICES nella sua vasta gamma di prodotti mette a disposizione anche impianti che permetto di spillare bevande di ogni genere. L’impianto verrà pensato sulle esigenze del tuo locale, abbinando al motore colonne o pistole in base all’utilizzo che se ne vuole fare; infatti la pistola è consigliata per locali con una forte richiesta di cocktail, mentre per coloro che offrono prettamente bibite alla spina è indicata la colonna di spillatura.